Il fatto non sussiste, con questa formula il gup del Tribunale di Velletri ha fatto crollare le accuse che erano state contestate all’avvocato catanzarese Claudia Conidi e al collaboratore di giustizia Vincenzo Marino. Entrambi erano finiti sotto inchiesta con l’ipotesi di tentata corruzione in atti giudiziari. Un’ipotesi accusatoria che era stata ribadita in aula dalla pm Giuseppina Corinaldesi. Per la pubblica accusa vi sarebbe stato un accordo tra collaboratori di giustizia detenuti nello stesso penitenziario da portare a termine tra pizzini e frasi sussurrate nelle ore d’aria con l’obiettivo di rendere dichiarazioni favorevoli per un avvocato finito sotto processo. Ipotesi però che non hanno convinto il gup che ha invece accolto le tesi fornite dal collegio difensivo composto dagli avvocati Piero Mancuso, Francesco Calabrò e Rosina Levato. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro [caption id="attachment_1433499" align="alignleft" width="219"]