Il Piano strutturale comunale ha ripreso il suo corso. Una delle prime “rogne” prese in carico dall’assessore Francesco Stella, che ha assunto le deleghe alla pianificazione territoriale ed urbanistica, pianificazione nuove opere, Sue, Suap, protezione civile e mobilità urbana, è stata proprio quella del Psc. Un lungo e contorto iter, avviato e poi bloccato più volte, che ha trovato lungo la sua strada dei veri e propri scogli, che adesso l’amministrazione Mascaro ter vuole provare a sormontare. Il via vai da palazzo Maddamme alla Cittadella Regionale è quasi quotidiano: in più occasioni infatti l’assessore Stella si è recato al Dipartimento regionale per verificare lo stato dell’arte e soprattutto mettere ordine alle carte comunali per poter così riavviare l’iter per la consultazione e poi la successiva approvazione dell’importante strumento urbanistico. Il Psc, redatto originariamente dal progettista bolognese Giovanni Crocioni, è stato adottato dal consiglio comunale lametino nel 2015, poche settimane prima che la consiliatura Speranza arrivasse alla sua scadenza naturale. Lo step successivo doveva essere quello dell’approvazione definitiva ma, l’assemblea cittadina non ha mai licenziato il nuovo piano regolatore. Durante i 29 mesi della prima consiliatura Mascaro, lo strumento urbanistico è stato più volte riveduto e corretto, non solo per le indicazioni date da Regione e Provincia ma anche per le varie prese di posizione di consiglieri, esperti, proprietari terrieri che hanno dei possedimenti nelle aree prese in considerazione dalla nuova pianificazione territoriale. Una miriade di possibili varianti che non hanno messo d’accordo nessuno e che hanno determinato le dimissioni dell’allora assessore all’Urbanistica Anna Maria Scavelli. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro