“Come è profondo il mare...” cantava Lucio Dalla. Profondità che in Calabria riservano poco gradite “sorprese”; profondità mai completamente esplorate nel Golfo di Sant’Eufemia nel senso che non è mai stata accertata la natura di tutte le sostanze che si trovano sul fondale.
Profondità – nel tratto compreso tra Nicotera e l’Alto Tirreno cosentino – che saranno sorvolate dai satelliti (anche a raggi infrarossi) dell’Agenzia spaziale italiana (Asi). Intervento che viaggerà di pari passo alle operazioni già in atto nell’ambito dell’azione di contrasto all’inquinamento attivata su input della Procura di Vibo e che vede in campo la Stazione zoologica “Anton Dohrn” (sede di Amendolara) con il suo carico di sofisticate apparecchiature e conoscenze scientifiche. Un accordo quello siglato tra il procuratore Camillo Falvo e il dirigente della Stazione, prof. Silvio Greco che ha, di fatto, avviato le operazioni – con il supporto dei Reparti dedicati di Carabinieri, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto – a cui è seguita l’intesa tra la Stazione zoologica e la Regione. Step al quale dovrebbe seguire il via libera al Piano operativo redatto dal prof. Greco da parte del Dipartimento ambiente regionale. Un passaggio fondamentale quest’ultimo che, comunque, dovrebbe concretizzarsi in questi giorni considerato che il Piano sarebbe alla firma.
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