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Il Covid non risparmia neanche il carcere di Vibo: oltre sessanta i contagi

L’allarme era stato lanciato già a dicembre. Perché l’emergenza era prevedibile e se a fine anno i positivi tra i detenuti erano dodici, un mese dopo è di focolaio che si può parlare all’interno della Casa circondariale di Vibo, dove sono oltre 60 i casi accertati. E forte già dai primi giorni di gennaio era stata la denuncia di Gennarino De Fazio, segretario generale della Uilpa che si affidava «alla sensibilità dimostrata dai Vertici dipartimentali per cercare di arginare gli effetti di questa quarta ondata. Attraverso l’aggiornamento del Protocollo sanitario – spiegava – pensiamo che si possano prevedere misure e accorgimenti adeguati, dotando anche tutti coloro che vivono o operano in carcere di mascherine Ffp2». E, in tal senso, il 20 gennaio scrivendo al Dipartimento Amministrazione penitenziaria, anche il segretario del Sappe Donato Capece, chiedeva che venissero riorganizzate le sezioni. Una situazione che ora sembra essersi complicata con il virus che continua a non dare tregua in tutta la provincia dove anche ieri si sono registrati 264 i positivi, con i casi attivi arrivati a 10270 (15 ricoveri). Vibo è tra i centri più colpiti: sono centinaia i contagiati; ieri sono state emanate altre 17 ordinanze di quarantena.

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