Dalla realizzazione di una terza isola ecologica a Crotone, alla costruzione di un impianto di trattamento per i rifiuti organici a Mesoraca. Sono alcune delle strutture che 12 dei 27 Comuni ricompresi nell’Ato (l’organismo che il futuro sarà chiamato a gestire il ciclo integrato dei rifiuti su scala provinciale) vogliono mettere in piedi o perché ne sono privi oppure per potenziare quelli esistenti con le risorse garantite dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: lo strumento messo a disposizione dell’Unione europea per superare le difficoltà economiche dovute alla diffusione del Covid-19. E così, una parte di queste somme destinate all’Italia, il ministero della Transizione ecologica le utilizzerà per migliorare la gestione dei rifiuti sulla base di tre linee di intervento: il miglioramento e la meccanizzazione della rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani; l’ammodernamento o l’ampliamento dei siti già esistenti e la creazione degli impianti per il trattamento del ciclo dei rifiuti provenienti dalla differenziata; e la realizzazione, il potenziamento e l’ampliamento di strutture per lo smaltimento di materiali assorbenti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro