Abusi edilizi con vista mare, con capannoni che si sarebbero poi trasformati in abitazioni. È l’ipotesi sostenuta dalla Procura nel procedimento sulla presunta lottizzazione abusiva che ha portato alla realizzazione di quattro grandi capannoni – mai ultimati – sulla sommità della collina in località Reina. Un procedimento che si avvia verso la conclusione. La pena di anno di reclusione ciascuno è stata sollecitata per i fratelli Armando Scalise (53enne) e Salvatore Scalise (54), oltre che per il progettista e direttore dei lavori Gioacchino Bonaccorsi (56) e Orlando Fantasia (40). Mentre sei mesi di detenzione a testa sono stati proposti per gli altri due imputati: l’ex dirigente del settore Lavori pubblici del Comune di Crotone Sabino Domenico Vetta (77) e l’ex funzionario del Municipio Gaetano Stabile (67). Queste le proposte pronunciate ieri, davanti alla giudice del Tribunale Elvezia Cordasco, dal pubblico ministero Alessandro Rho che ha chiesto la condanna delle sei persone coinvolte nel processo. Gli accusati devono rispondere del reato di lottizzazione abusiva. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro