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Porto turistico di Soverato, Italia Nostra: baia a rischio

L’associazione pone una serie di dubbi sul progetto del 2019

Pochi giorni fa l’annuncio dell’avvio dei lavori per le barriere soffolte a Soverato. Lo scopo è quello di favorire il ripascimento della spiaggia collegando il progetto alla realizzazione di un nuovo posto turistico. Accanto a chi però attende da anni il progetto, si inserisce chi guarda con scetticismo la costruzione sulla costa ionica. A farsi portavoce della denuncia è il gruppo di Italia Nostra-Paolo Orsi in un documento che riporta circa 30 firme tra associazioni e privati cittadini. Nel mirino delle polemiche il progetto del watefront redatto nell’anno 2019 a cui è associato il progetto di un porto turistico. «Il luogo individuato per il porto di Soverato - spiegano le associazioni - è a nord della foce del fiume Ancinale. Per noi è scontato il grande impatto ambientale e paesaggistico (per via dei collettamenti e attraversamenti dell’alveo in più punti). Tornando al porto, gli esperti in geologia, biologia marina, oceanografia, interpellati dal comitato “Salviamo la scarpina” assicurano che, come è già accaduto per il porto di Badolato anche a Soverato si andrebbe ad alterare l’equilibrio della costa con conseguente erosione. Per prevenire questo, il progetto ha previsto una serie di opere cementizie che avrebbero inevitabili conseguenze sulle correnti all’interno del Parco marino della Baia di Soverato».

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