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Lavori non eseguiti bene agli alloggi Aterp di Pizzo. La consegna slitta per l’ennesima volta

Prosegue l’odissea delle venticinque famiglie assegnatarie

Dal 2018 (quando è stata validata la graduatoria) 25 famiglie aspettano di entrare negli alloggi Aterp di via Pietà. Ma ogni volta che si avvicina l’appuntamento per la consegna, ecco “spuntare” un nuovo ostacolo. Tempi dilatati da subito, benché nel giugno 2020 il commissario Antonio Reppucci decise di forzare la situazione distribuendo i decreti di assegnazione. Così, mentre il contenzioso tra l’Aterp e la ditta che ha realizzato gli alloggi prosegue in Tribunale, le famiglie fanno i conti con la realtà, tra spese di locazione da sostenere e proprietari che incalzano (o firmano un nuovo contratto, visto che il precedente era stato disdettato o lasciano gli immobili), oltre ai disagi di vivere con la roba imballata in giro per casa. Ieri il loro legale, Sofia Casuscelli, ha ottenuto un incontro per tramite del commissario Reppucci (che ha fatto sempre da mediatore) col commissario Aterp, Paolo Petrolo e l’ing. Pino Raffele (presenti altresì i rappresentanti degli assegnatari, Linda Monteleone, Giuseppe Buccinnà e Franco Riga) ed è emerso che le case saranno pronte tra 20/30 giorni. «Non erano stati eseguiti i lavori a regola d’arte – ha spiegato Petrolo – e non c’erano le condizioni minime di sicurezza per consegnare: fili dell’alta tensione scoperti, impianti elettrici non a norma e tutta una serie di problemi emersi quando siamo riusciti ad entrare nelle case, grazie all’intervento della Procura. È nostro interesse consegnare gli alloggi prima possibile, anche perché da quel momento andranno a reddito».

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