Una promessa è stata strappata: tra febbraio e agosto al Commissariato di pubblica sicurezza di Lamezia arriveranno nuovi agenti di polizia. Ad annunciarlo alla Gazzetta del Sud è stato il sottosegretario all’Interno, con delega alla Sicurezza, Nicola Molteni, che ieri mattina, dopo la partecipazione all’evento al Teatro Grandinetti organizzato per ricordare il sovrintendete di polizia Salvatore Aversa e la moglie Lucia Precenzano a trent’anni dall’efferato delitto, ha incontrato gli agenti del Commissariato di via Perugini. Tante belle parole, soprattutto di ringraziamento per quanto hanno fatto le forze di polizia in questi due anni di pandemia, che oltre ai compiti istituzionali di controllo del territorio si sono dovuti occupare anche dei controlli anti Covid. Ma le parole da sole non bastano. Soprattutto in un territorio come quello di Lamezia, crocevia di potenti gruppi criminali: senza soldati la guerra non si vince. E i “soldati” in via Perugini sono veramente pochi: appena 95, per un territorio vastissimo e con una popolazione che supera i 74mila abitanti. All’appello mancano una cinquantina di agenti. Tutti quelli andati in pensione fino adesso non sono stati rimpiazzati. Questo significa che i turni dei pochi rimasti in servizio sono massacranti. Così come comporta anche una riduzione della presenza sul territorio del personale di polizia. Una denuncia, quella della carenza cronica di personale, lanciata più volte e in più occasioni dai sindacati di polizia. Ma che però non ha avuto mai seguito. Uno spiraglio, ieri mattina, lo ha portato il sottosegretario all’Interno Molteni, annunciando che dei 45 vice ispettori che saranno assegnati alla Questura di Catanzaro, una buona parte posa confluire in via Perugini.
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