Tutti a processo. Ieri il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Crotone Massimo Forciniti, accogliendo la richiesta del pm Andrea Corvino, ha rinviato a giudizio i tre imprenditori – Armando Scalise (63 anni, di Crotone), Francesca Scalise (62, Crotone), rispettivamente procuratore e amministratrice unica della società “Scalise Sport Group srl”, e Assunta Ionida (38, Isola Capo Rizzuto), rappresentante legale dell’omonima impresa individuale – coinvolti nel procedimento scaturito dall'inchiesta della Procura, che ipotizza una presunta truffa ai danni della Regione per l’erogazione di risorse comunitarie mirate al «miglioramento ed ampliamento» del “National Park Hotel” di Villaggio Palumbo, a Cotronei. Per i tre imputati, che devono rispondere di concorso in truffa aggravata, il dibattimento inizierà il 30 giugno davanti alla giudice Odette Eronia. Sotto la lente del Nucleo di Polizia economica finanziaria della Guardia di Finanza che ha condotto le indagini, è finita la percezione, ritenuta indebita, di contributi pubblici da parte della “Scalise” per un ammontare di 373.757,67 euro (su uno stanziamento di 1.221.825,83 euro). Al centro dell’attività investigativa diretta dal sostituto procuratore Alessandro Rho, che ad aprile 2021 aveva portato al sequestro conservativo dei beni, c’è il finanziamento di 1.308.420,94 euro, attinto dal Por (Piano operativo regionale) Calabria 2007-2013, che la Cittadella di Catanzaro mise a disposizione per favorire interventi di ristrutturazione degli immobili turistici-ricettivi. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro