Catanzaro, Crotone, Vibo

Giovedì 19 Settembre 2024

Catanzaro, la Dda insiste: Pittelli stia in carcere

Giancarlo Pittelli e l'avvocato Salvatore Staiano

Niente arresti domiciliari, Giancarlo Pittelli deve rientrare in carcere. Lo sostiene la Dda di Catanzaro che ha impugnato il provvedimento con cui il Tribunale di Vibo Valentia, il 9 febbraio scorso, aveva accolto l’istanza degli avvocati Salvatore Staiano e Guido Contestabile concedendo i domiciliari all’ex senatore di Forza Italia fino a quel giorno detenuto a Melfi. A rivolgersi al Tribunale del Riesame sono il procuratore capo della Dda di Catanzaro Nicola Gratteri e i suoi sostituti Andrea Mancuso, Annamaria Frustaci e Antonio Di Bernardo. L’udienza per discutere del loro appello si terrà il 22 marzo. Nel loro ricorso i magistrati della Dda sostengono che l’ordinanza dei giudici del collegio del processo Scott Rinascita sia solo apparentemente motivata, fondandosi su un’asserita attenuazione delle esigenze cautelari, che «aldilà di qualche generica frase di stile è assolutamente priva di concreto contenuto. Nessun elemento di novità viene valorizzato dal Tribunale per giustificare il mutamento della valutazione del quadro delle esigenze cautelari, se non il riferimento al lasso di tempo nel frattempo intercorso, in realtà pari a nemmeno due mesi dalla riapplicazione della custodia cautelare». Nelle 12 pagine vergate dai pm dell’Antimafia vengono riportati non solo i capi di imputazione per i quali Pittelli è coinvolto nel maxi processo, ma anche le più recenti emergenze investigative.

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