Si è chiuso con tre condanne il processo abbreviato a carico di nove persone coinvolte nell’inchiesta della Dda di Catanzaro denominata Coccodrillo sulle presunte infiltrazioni dei clan locali nell’impresa Lobello tra le più importanti nel settore dell’edilizia nel Catanzarese. Il gup ha condannato Caterina Garcea a 1 anno e 4 mesi di reclusione; Francesco Iiritano a 2 anni e 8 mesi e Vincenzo Pasquino a 3 anni e 4 mesi di reclusione. Assolti invece Giuseppe Rotella, Pasquale Torchia, Pasquale Vespertini, Luciano Vitale e Antonio Capellupo. Non luogo a procedere per intervenuta prescrizione per Pietro Garcea. Altre quattro persone sono in attesa di giudizio con rito ordinario, mentre i tre esponenti della famiglia Lobello, gli imprenditori Antonio, Daniele e Giuseppe sono già stati condannati dopo la richiesta di giudizio immediato avanzata dalla Dda di Catanzaro. Nei loro confronti però il gup non ha ritenuto sussistente l’aggravate mafiosa.