Questa mattina, i militari della Compagnia di Soverato, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della custodia cautelare in carcere e a un decreto di sequestro preventivo di dispositivi elettronici, nei confronti di un medico dipendente dell’Asp di Catanzaro in servizio all’ospedale di Soverato, per i reati di violenza sessuale, pornografia minorile, interferenze illecite nella vita privata e truffa in danno di oltre 63 vittime, tra cui una minore di 18 anni. I provvedimenti cautelari sono stati emessi dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Procura della Repubblica. L’indagine, condotta dal Nor – Sezione Operativa della Compagnia Carabinieri di Soverato, che si è svolta nel lasso temporale da giugno 2021 ad oggi, è nata a seguito della denuncia sporta da una ragazza 20enne nei confronti del medico. L’ipotesi è che il sanitario, traendo in inganno le giovani donne sulla propria qualifica di ginecologo – specializzazione che non aveva mai conseguito – col pretesto di effettuare visite mediche, avrebbe compiuto sulle stesse atti sessuali o le induceva a compiere atti sessuali con l’uso di oggetti di forma fallica e, oltre al pagamento del corrispettivo per l’attività “professionale” svolta, attraverso l’utilizzo di una telecamera si procurava indebitamente i video della visita delle pazienti, che provvedeva poi a memorizzare e a conservare, in forma criptata, su propri dispositivi elettronici.