Questa mattina si è consumato un vero e proprio dramma umano e sociale davanti al quale chi di competenza non può rimanere indifferente. Nei locali della scuola per l’infanzia del plesso di Nardodipace, appartenente all’IC di Fabrizia; una docente in servizio, improvvisamente, ha avuto un malore a causa di una crisi ipertensiva e si è accasciata a terra svenendo.
Immediatamente la responsabile di plesso, la prof. Caterina Valente, si è attivata per prestare soccorso alla collega e constatando la gravità della situazione si è prodigata a rintracciare dei sanitari. Niente di fatto; l’unico medico presente in paese era la farmacista, pronta ad intervenire celermente, comunque, e a prestare un primo soccorso. La gravità della situazione e il sospetto che si potesse trattare di un attacco ischemico, ha indotto a chiamare il 118 e dei fatti veniva informata la locale caserma dei carabinieri.
Intanto il dirigente scolastico, la dott.sa Maria Carmen Aloi, che ha monitorato fin dall’inizio l’evolversi della situazione, insieme ai suoi collaboratori, la prof.ssa Ernesta Alvino e a don Ferdinando Fodaro, hanno dato supporto all’azione di soccorso della collega. Sono state così effettuate ulteriori chiamate al 118 per chiedere l’ausilio dell’elisoccorso e scongiurare il peggio. Nonostante tutte queste sollecitazioni, l’ambulanza è arrivata sul posto solo dopo le 14.00, trasportando la donna all’ospedale di Serra San Bruno.
Quanto accaduto dimostra lo stato di abbandono del territorio montano che è privo dei diritti fondamentali riconosciuti da un sistema democratico come quello italiano. L’istituto comprensivo di Fabrizia auspica che quanto accaduto possa sollecitare le autorità regionali, in materia sanitaria, a trovare una soluzione a questa situazione di degrado umano e sociale che perdura da diverso tempo.
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