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Centro di strategia marina a Crotone, la selezione finisce in Procura

Biologi e naturalisti esclusi prendono di mira la procedura dell’Arpacal: la diffida trasmessa anche a Gratteri

L’Arpacal esclude i professionisti biologi e naturalisti dalla selezione pubblica, per titoli ed esame orale, indetta per reclutare cinque collaboratori tecnici professionali e due assistenti tecnici, e la loro reazione si tramuta in una ben articolata diffida indirizzata, oltre che all’Arpacal e tutti gli uffici competenti, anche al procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri. Il personale selezionato, a tempo pieno e per dodici mesi salvo proroghe, una volta assunto, sarebbe destinato al Centro regionale strategia marina (unità operativa complessa funzionale alla direzione scientifica dell’Arpacal) di Crotone per svolgere le attività previste dalla direttiva “Marine strategy”.
In precedenza a prendere posizione era stato l’Ordine nazionale dei biologi che ha scritto all’Arpacal chiedendo l’annullamento dei due avvisi pubblicati sulla Gazzetta ufficiale n. 12 dello scorso 11 febbraio. I biologi, in sostanza, ritengono che le attività da affidare al personale da assumere nel Crsm di Crotone «ricadono tutte nelle competenze esclusive di professionisti esperti nel settore, esclusi dalla selezione, e nessuna attività di quelle sopra citate può essere svolta dalle lauree L-29 Scienze e tecnologie farmaceutiche (ex Dm 270/04) e Classe 24 – Scienze e tecnologie farmaceutiche (Classi delle Lauree Dm 509/99) citate nel bando». Aggiungono, altresì, che «nessuna attività di quelle citate può essere svolta da laureati triennali ambientali».

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