I baschi verdi sequestrano droga, denaro contraffatto e numerosi reperti archeologici. Due fratelli di Isola Capo Rizzuto i responsabili, di cui uno tratto in arresto. I finanzieri del Comando Provinciale di Crotone, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio con finalità di Polizia Economico-Finanziaria, hanno proceduto al controllo di un’autovettura condotta da un pluripregiudicato, cl. ’94, sprovvisto di patente di guida e gravato da una misura di prevenzione personale. L’evidente stato di agitazione e nervosismo manifestato dall'uomo ha fatto insospettire non poco le Fiamme Gialle che, su autorizzazione del Pubblico Ministero di turno alla Procura della Repubblica di Crotone, hanno deciso di compiere ulteriori approfondimenti. Si è dunque proceduto dapprima alla perquisizione della persona e dell’autovettura. Grazie al fiuto di “Val” e “Babel”, unità cinofile in servizio presso il Comando Provinciale di Crotone, sono state rinvenute, sulla persona, una dose di cocaina ed alcune banconote, poi risultate contraffatte, perché caratterizzate dalla scarsa qualità del materiale cartaceo utilizzato, dalla totale assenza della filigrana e dal fatto che avessero identici numeri seriali. Successivamente la perquisizione è stata estesa all’abitazione di residenza e a quella di abituale dimora della persona fermata. Proprio all’interno di una pertinenza dell’abitazione di residenza, condivisa col fratello, ‘cl. 2002, poi tratto in arresto, ancora una volta grazie alla guida olfattiva delle unità cinofile, sono stati rinvenuti oltre 75 grammi di marijuana, abilmente occultati all’interno di un vecchio scooter ivi custodito, nonché oltre 30 reperti archeologici, illecitamente detenuti, risalenti al periodo della Magna Grecia che, per il Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Crotone, intervenuto a titolo di consulenza per la loro preliminare catalogazione, sono risultati di rilevante interesse storico-archeologico. In particolare, tra questi emerge come eccezionale il rinvenimento di una moneta in argento classificata come “tetradracma ateniese in argento del V secolo a.c.”. Lo straordinario risultato operativo evidenzia, ancora una volta, l’importante ruolo che la Guardia di Finanza, con le proprie peculiarità istituzionali di Forza di Polizia Economico-Finanziaria, ha assunto nel controllo del territorio in una provincia fortemente condizionata dalla presenza insidiosa della criminalità.