Mentre soffiano i venti di guerra dall’Ucraina e il caro bollette preoccupa famiglie e imprese agricole, non si placa il fenomeno della micro e macro criminalità nelle campagne, con il moltiplicarsi a Lecce dei furti delle piante di ulivo appena piantumate, un vile atto che stronca i sogni degli agricoltori di ricominciare a lavorare e produrre dopo il disastro ambientale, paesaggistico e produttivo causato dalla Xylella fastidiosa. Lo denuncia Coldiretti Lecce, che segnala l’ennesimo furto di 100 piante di ulivo resistenti alla Xylella a Nardò. Il fenomeno della criminalità nelle campagne non lascia scampo neppure all’area infetta da Xylella con i casi segnalati di furti di piante di ulivo resistenti appena piantumate che spariscono nottetempo per mano di ignoti. Sono atti vergognosi e inaccettabili che vanno fermati con ogni mezzo, anche con l’intervento dell’Esercito. In provincia di Lecce gli olivicoltori, dopo anni di blocco produttivo a causa della Xylella e della burocrazia – insiste Coldiretti regionale - stanno timidamente iniziando a reimpiantare e c’è chi vigliaccamente toglie nuovamente una speranza di futuro alle imprese agricole, rubando le piante di ulivo appena piantumate.