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Catanzaro, il presidente Maiolo: donazioni pro Ucraina non autorizzate come "Croce Rossa"

"In questi giorni molti cittadini, mossi da grande spirito di adesione al collettivo senso di umanità e di ripudio della guerra e di qualunque atto contrario alla pace, si stanno adoperando per donare beni di prima necessità, indumenti, farmaci nonché si sono prodigati ad effettuare donazioni in danaro in favore della popolazione Ucraina. Giungono però diverse segnalazioni di campagne di sensibilizzazione alla donazione da parte di enti/associazioni/raggruppamenti terzi che inseriscono per la raccolta l’Emblema o il nome di Croce Rossa. È doveroso precisare che Croce Rossa è attiva sul territorio con le sole modalità di donazione riportate sul sito https://dona.cri.it/emergenzaucraina e mediante numero solidale 45525". Lo ha evidenziato, in una nota, il presidente del Comitato di Catanzaro, Salvatore Maiolo.

"In ossequio alla Legge 30 giugno 1912, n. 740, così come modificata dal D. Lgs. 30 dicembre 1999, n. 507, chiunque, senza autorizzazione delle autorità preposte, adopera, come emblema, la Croce Rossa in campo bianco, o fa uso della denominazione di «Croce Rossa» o «Croce di Ginevra» - ha ricordato Maiolo - è punito, salvo che il fatto costituisca reato, con una sanzione amministrativa pecuniaria. Alla stessa sanzione soggiace chiunque contraffà o altera l'emblema o la denominazione su ricordate o le adopera in guisa da generare confusione od inganno. Le sanzioni sono aumentate di un terzo se l'emblema o la denominazione di cui sopra si usano quale marchio o parte di marchio di fabbrica o di commercio, o come insegna o contrassegno in qualsiasi modo applicato, a scopo di lucro. Invitiamo pertanto la cittadinanza a verificare tutte le modalità di donazioni attive poste in essere da Croce Rossa Italiana sul sito www.cri.it ovvero inviando una mail a [email protected]".

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