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Omicidio a Lamezia, il giudice convalida il fermo: i “rei confessi” restano in cella

Claudio Paola e Antonio Monteleone accusati dell’uccisione di Luigi Trovato

I “rei confessi” restano in carcere. Claudio Paola (difeso dall'avvocato Antonio Rocco) e Antonio Monteleone (difeso dall'avvocato Armando Chirumbolo), autoaccusati dell’omicidio di Luigi Trovato e del ferimento di Luciano Trovato e Pasquale D'Angela, rimarranno nella casa circondariale di Siano, così come deciso dal giudice delle indagini preliminari del Tribunale lametino, Francesco di Nino, che ieri mattina ha depositato il provvedimento emesso a seguito dell’udienza di convalida del fermo nei confronti degli autori della sparatoria avvenuta lunedì sera in piazza Borelli. I due, che si sono costituiti alla caserma dei Carabinieri dopo due ore dall’agguato, fin da subito hanno ammesso le proprie colpe, ricostruendo quanto avvenuto intorno alle 19 di lunedì scorso. In particolare, i due hanno riferito che mentre si trovavano a bordo dell’autovettura, un’Alfa Romeo Mito guidata da Monteleone, una volta giunti in piazza Borelli (provenienti da piazza della Repubblica), una Range Rover di colore bianco ha impattato contro la loro auto nella parte anteriore sinistra, provenendo contromano dall’opposto senso di marcia. Nello stesso momento l’Alfa Mito è stata tamponata dalla parte posteriore da una Fiat 500 di colore rosso. Non solo. Pare che ci sia stata anche una quarta auto, che seguiva contromano la Range Rover.

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