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Lunedì 23 Dicembre 2024

Vibo, la solidarietà fa i conti con la crisi: al Banco alimentare manca la pasta

Gli scaffali vuoti di uno dei supermercati preso d'assalto per via della paura dell'aumento dei prezzi causato dalla guerra in Ucraina, Cagliari, 11 marzo 2022. ANSA

L’impatto della crisi economica e il caro prezzi si sta abbattendo come una scure sulle categorie deboli. Solo per i rifornimenti di carburante – in base ai dati del Codacons – una famiglia spende oggi 380 euro in più all’anno. Anche Assoutenti denuncia i pericoli per l’intero sistema economico. Di gravi disagi parla Antonello Murone, responsabile del Banco alimentare della provincia. «Non riusciamo più a reperire la pasta dalle aziende che la producono – spiega – perché i costi di energia elettrica sono insostenibili. Le grosse ditte preferiscono pagare la penale piuttosto che avviare la lavorazione». E così il prossimo venerdì, 18 marzo, data in cui l’associazione consegnerà i pacchi-viveri, i bisognosi del territorio non riceveranno pasta. «È in crisi l’intera filiera – prosegue Murone –. Le ripercussioni si faranno certamente sentire e a pagarne le conseguenze come sempre sarà la fascia debole». Ironia della sorte fino a novembre scorso «nei pacchi in distribuzione c’era prevalentemente pasta – conclude il responsabile del Banco alimentare – e le famiglie si lamentavano. Oggi invece che la richiesta è in aumento, il prodotto non è disponibile». L’esplosione dei costi energetici sta letteralmente collassando il mercato. I prezzi salgono e gli stipendi e le pensioni restano sempre gli stessi. «Negli ultimi anni la popolazione anziana – spiega Maria Grazia Sanna – è aumentata ed ha attutito l’impatto della crisi sui figli. Ora però anche loro si stanno impoverendo e quando necessitano di assistenza le finanze familiari sono messe a dura prova». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro

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