È stato assolto dall'accusa di estorsione Vincenzo Vitale rimasto coinvolto nell’inchiesta “Itaca Free Boat” che nel luglio 2013 ha portato la Dda del capoluogo calabrese a colpire gli interessi del clan Gallace-Gallelli, operativo sulla costa jonica del catanzarese, tra Badolato e Guardavalle, e con ramificazioni nel Lazio e in Lombardia. Lo ha deciso la Corte d'Appello di Catanzaro. Vitale, difeso dagli avvocati Salvatore Staiano e Natale Ferraiolo, era già stato assolto in primo grado dal reato associativo ma condannato per il capo di imputazione relativo all'estorsione. Nel processo di secondo grado era stata confermata la condanna per estorsione con una pena di 4 anni e 2.000 euro di multa. I suoi difensori si erano quindi rivolti alla Corte di cassazione. I giudici capitolini avevano accolto il ricorso annullando la sentenza impugnata e rinviando gli atti a Catanzaro per una nuova pronuncia della Corte d'appello in altra composizione. Infine la sentenza assolutoria pronunciata dalla corte catanzarese.