Il provvedimento della Corte d'appello di Palermo (IV sezione penale) è arrivato a distanza di due giorni dal pronunciamento della Cassazione che ha annullato con rinvio la sentenza di primo grado emessa il 14 settembre di due anni fa nei confronti di Vincenzo Fortuna, 43 anni di Stefanaconi, centro del Vibonese, dal gup di Termini Imerese per traffico di sostanze stupefacenti. Sentenza che condannava l'imputato a sei anni di carcere e al pagamento di 30mila euro di multa.
In seguito alla decisione della Suprema Corte, che ha accolto il ricorso proposto dall'avv. Giuseppe Di Renzo e dall'avvocato Walter Franzè (difensori di Fortuna), la Corte d'appello di Palermo (presidente Vittorio Anania) accogliendo l'istanza della difesa ha revocato la misura della custodia in carcere applicata a Vincenzo Fortuna sostituendola con quella dell'obbligo di dimora nel comune di residenza. Dopo oltre due anni, quindi, l'imputato ha lasciato il carcere.
Fortuna, unitamente a Saverio Zaccaria, 30 anni, di Piscopio, era stato arrestato in seguito ad un controllo sull’autostrada A19 in direzione Palermo perché all’interno dell’autovettura erano stati rinvenuti sei chilogrammi di cocaina. Il provvedimento restrittivo è scattato dopo che la Squadra Mobile, con l’ausilio di cani antidroga, hanno perquisito da cima a fondo l’auto sulla quale Fortuna e Zaccaria viaggiavano. L’arresto è avvenuto il 16 gennaio di due anni fa; resta ancora oggi il sospetto che l’auto sulla quale viaggiava la droga fosse stata segnalata alla Polizia dopo che la stessa aveva attraversato lo Stretto ed imboccato l’autostrada Messina-Palermo.
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