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Badolato e il parroco “non gradito”. Ma la comunità dei fedeli lo blinda

La reazione dopo la lettera inviata all’arcivescovo da un gruppo che ne chiedeva la rimozione

Don Salvatore Tropiano

Il tam tam che si è generato attorno al caso fa fatica ad attenuarsi. E adesso fa registrare un’ulteriore presa di posizione, ma dall’altra parte della barricata. Levata di scudi in difesa del parroco di Badolato don Salvatore Tropiano. Già nelle ore immediatamente successive alla pubblicazione del documento con cui il comitato “Insieme si può fare” aveva chiesto la sostituzione del sacerdote, contestandone i modi, a suo dire, non consoni a un prete e poco concilianti con la comunità dei fedeli, si era assistito a una presa di distanza da parte di associazioni, cittadini e gruppi che ritenevano di non condividere il quadro delineato dai sottoscrittori della lettera inviata al vescovo Claudio Maniago e al sindaco Nicola Parretta. Una presa di distanza che è stata ufficializzata e messa nero su bianco in un secondo documento con cui viene manifestata piena vicinanza al sacerdote. Attorno al parroco che da 40 anni amministra la parrocchia di Badolato Marina, si sono stretti la Caritas, il consiglio affari economici, i catechisti, la schola cantorum, l’apostolato della preghiera e il comitato feste.

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