La prossima tappa sarà quella di inviare la documentazione a Roma, poi, una volta ottenuta la Valutazione d’impatto ambientale, accelerare i tempi per un bando di gara che miri sia ai lavori di completamento del porto che alla successiva gestione dell’infrastruttura. Si è conclusa proprio in questi giorni la fase di confronto tra Comune e commissione “Via” del ministero per la Transizione ambientale per fare il punto sulla documentazione che Palazzo De Nobili dovrà inviare al dicastero al fine di sbloccare l’iter della Via, sospeso ormai da un anno in seguito alla richiesta di integrazioni che la commissione ha avanzato all’ente. Al centro dell’ultimo incontro (via conference call), dunque - dopo il primo avvenuto il 25 gennaio scorso e che si è concentrato sugli effetti dei lavori sul fronte rumori, aria e salute pubblica - gli aspetti legati all’impatto ambientale dei lavori, partendo dal ripascimento del litorale, con attenzione alla parte della sabbia che verrà rimossa e al suo successivo utilizzo nelle spiagge limitrofe: è emerso che quel materiale verrà destinato alla parte a sud del porto e non all’area di Giovino, tenuto conto della diversa colorazione della sabbia.
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