Alfonso Sestito? «Ha preso parte all’associazione ‘ndranghetistica anche con consulenze mediche d’incompatibilità carceraria» per i componenti della cosca di Cutro. E ancora: «Le società “Camelia” e “Domus Re Consulting”», che facevano riferimento al primario del policlinico “Gemelli” di Roma, «sono state lo strumento di infiltrazione dell’associazione nella gestione dei villaggi turistici».
Sono alcuni dei passaggi della requisitoria che ieri il pubblico ministero della Dda di Catanzaro, Domenico Guarascio, ha pronunciato nel processo di primo grado a carico del 53enne cardiologo cutrese, imputato per associazione mafiosa ed estorsione. Nei confronti di Sestito, che deve rispondere di essere stato «il terminale economico» del “locale” di ‘ndrangheta dei Grande Aracri, il pm ha chiesto la condanna a 10 anni e 8 mesi di carcere. Al medico, sospeso dal servizio dopo essere finito in manette il 15 gennaio 2020 nell’ambito dell’operazione “Thomas”, la Procura antimafia contesta di aver «programmato e gestito» per conto del boss pluriergastolano, Nicolino Grande Aracri, «cospicui investimenti immobiliari», oltre ad essersi occupato dell’«amministrazione di importanti complessi condominiali».
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia