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L’omicidio di Verzino, il presunto assassino oggi dal gip

Il 64enne Vito Avenoso è accusato di aver colpito a morte il genero, Luigi Greco, e ferito gravemente il nipote

Vito Avenoso

Si terrà oggi in modalità online, l’udienza di convalida del fermo per Vito Avenoso, il 64enne che lo scorso sabato mattina a Verzino ha ucciso con un fucile calibro 12 il genero Luigi Greco, boscaiolo di 43 anni originario della frazione di Perticaro di Umbriatico, e ferito gravemente il figlio di quest’ultimo, il 18enne Francesco.
L’uomo, che si trova recluso nel carcere di Catanzaro dall’alba di domenica, sarà sentito questa mattina dalla giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Crotone, Romina Rizzo. Dopodiché, la gip, (che ha 48 ore di tempo dal deposito della richiesta del pm); deve decidere se convalidare o meno il provvedimento restrittivo a carico di Avenoso, e disporre o meno contestualmente la misura cautelare da applicare all’indagato. Il 64enne come è noto, deve rispondere di omicidio aggravato premeditato, tentato omicidio, porto illegale d’arma clandestina, detenzione abusiva di munizioni e ricettazione. Intanto, ieri l’avvocato Vincenzo Savaro, che difende il 64enne insieme al collega Peppino Mariano del Foro di Catanzaro, ha avuto il primo colloquio in carcere con l’accusato.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri che stanno conducendo le indagini, i motivi dell’assassinio di Greco vanno rintracciati nei dissidi che c’erano stati tra Avenoso e la famiglia della vittima. In particolare, nel 2021 il 43enne ucciso e suo figlio minore (quello che s’è salvato dalla furia omicida del nonno) erano stati raggiunti dalla misura del divieto di avvicinamento alla moglie di Greco (ossia, la figlia del presunto killer) ed ai luoghi frequentati dalla stessa. Alla base del provvedimento restrittivo, i continui maltrattamenti che la donna avrebbe subito in ambito familiare per mano sia del marito che del ragazzo. Ecco perché davanti al Tribunale di Crotone è ancora in corso il processo nato da quella denuncia.

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