«Bisogna stare all’interno dell’amministrazione e non ci sono alternative». Siamo a pochi giorni dall’apertura delle buste per la gara d’appalto indetta dal Comune per la gestione dei pontili nel porto di Lido. I telefoni di consiglieri, assessori ma anche dirigenti e funzionari diventano roventi. Ad ascoltare quei dialoghi ci sono però gli investigatori della Squadra Mobile di Catanzaro che annotano: «Emergono continui contatti tra le ditte e singoli consiglieri comunali o tentativi di imboccare corsie preferenziali per ottenere informazioni». L’attenzione degli inquirenti si concentra in particolare sui dialoghi tra Raoul Mellea, titolare della società Navylos che per anni ha gestito gli ormeggi nel porto, e il fratello Gennaro Piero (avvocato il cui nome non compare tra le persone indagate nella chiusura indagini da poco notificata dalla Procura). Un colloquio tra i due fratelli viene riportato in una delle ultime informative redatte dalla Mobile. Si svolge il 27 gennaio 2020 e inizio dicembre è prevista l’apertura delle buste. La Navylos sperava di ottenere la proroga della concessione per 15 anni, ma l’ipotesi sembra contrastare con una sentenza che i due fratelli leggono mentre sono in auto. Ma il vero problema, stando a quanto emerge dal dialogo, sarebbe piuttosto legato all’attuale assetto politico in città che si è «sfracellato».
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