La progettazione e la realizzazione di una struttura del genere non è cosa semplice e i tempi sono sempre suscettibili di slittamenti, gli atti ufficiali comunque confermano i passi avanti che si stanno facendo per dotare l’ospedale di Lamezia, in un’area esterna al presidio, dei 10 posti di terapia intensiva Covid annunciati per «i primi mesi del 2022». L’Asp di Catanzaro, che ne aveva fatto cenno tra gli obiettivi del Piano della performance 2021-23, ora ha autorizzato la spesa di circa 177mila euro per le installazioni necessarie per i gas medicali e la sostituzione della centrale del vuoto, per gli allacci alla corrente elettrica, alla rete dati e a quella telefonica, nonché all’impianto idrico e a quello fognario. Serviranno a collegare agli impianti dell’ospedale la nuova struttura modulare prefabbricata, finanziata con fondi del “Decreto Rilancio”, che dovrebbe sorgere nei pressi del nosocomio grazia alla collaborazione con la Marina militare. La dotazione degli impianti, dopo l’autorizzazione della Regione Calabria e la rimodulazione del mutuo, sarà invece finanziata con i fondi rinvenienti dall’economia dei finanziamenti ottenuti nel giugno del 1997 per la prevenzione e lotta contro l’Aids nel presidio ospedaliero lametino.
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