Crotone, riapre dopo tre anni la piscina olimpica. Voce: “Restituiamo l’impianto alla città”
Molta emozione e qualche lacrima di commozione. La conferenza stampa di presentazione della imminente riapertura della Piscina olimpionica comunale, ha sciolto la tensione accumulata in tanti mesi di sacrifici, polemiche e attriti. Ieri pomeriggio, nell’atrio dell’impianto natatorio, di via Giovanni Paolo II, il sindaco Vincenzo Voce e l’assessore Luca Bossi hanno ufficialmente consegnato l’impianto nelle mani del presidente della Rari Nantes Vincenzo Arcuri e della presidente della Kroton Nuoto Tatiana Hrytsenko, alla presenza della delegata provinciale Coni Francesca Pellegrino. «Aprire gli impianti sportivi comunali dovrebbe essere un fatto normale – sono state le parole del sindaco – e invece per noi è stato un percorso complesso. Oggi però sono molto felice di restituire l’impianto alla città e agli sportivi di questo territorio, i quali sappiamo bene quanti disagi abbiano affrontato in questi anni». L’ultima volta che la piscina è stata aperta era il 31 luglio 2019. Poi è calato il sipario. La convenzione per la gestione dell’impianto con l’ex consorzio Daippo finì in un’inchiesta della Procura della Repubblica di Crotone, in seguito alla quale l’allora sindaco Ugo Pugliese rassegnò le dimissioni, dopo essere stato oggetto di una misura cautelare. Nell’inchiesta poi sfociata in un processo, ancora in corso, finirono sette persone tra dirigenti del Comune, assessori dell’epoca, dirigenti del Consorzio. «Per arrivare fino a qui – ha spiegato Bossi – il percorso è stato complesso. Potevamo aprire la piscina in due ore, con una delibera di Giunta, ma non era quello che volevamo. Oggi questa piscina è assegnata per cinque anni, con una gara passata per la Gazzetta Ufficiale, e con degli oneri e degli obblighi da parte dei concessionari». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro