Catanzaro, Crotone, Vibo

Lunedì 07 Ottobre 2024

Catanzaro, i tavolini all’aperto possono restare. Fatti non veri negli atti del Comune

La sede del Tar della Calabria

Il Comune perde al Tar la battaglia sui dehors. La giustizia amministrativa scrive un altro capitolo nella complessa vertenza tra l'amministrazione comunale e i titolari di locali, bar e ristoranti nel centro storico che dall'emergenza Covid hanno potuto allestire i tavoli all'esterno. Nei mesi scorsi il Settore Patrimonio aveva ordinato la rimozione immediata di una struttura realizzata in via Jannoni. Un atto che adesso i giudici del Tar (Giovanni Iannini, Presidente; Francesco Tallaro, Consigliere, Estensore; Alberto Ugo, Referendario) hanno ritenuto illegittimo. «È del tutto evidente - scrivono i giudici - il travisamento dei fatti in cui è incorsa l’amministrazione». Nel suo ricorso l'avvocato Rossella Laporta aveva evidenziato che il provvedimento emesso dall'amministrazione comunale si fondava su motivazioni illegittime e su fatti non veritieri. In particolare l'attenzione si è concentrata su una nota redatta dal corpo di polizia municipale. In quel documento trasmesso al settore Patrimonio sarebbe stata fatta una “falsa rappresentazione” della vicenda. I vigili urbani infatti hanno scritto che il dehor in questione «occupa impropriamente il suolo pubblico», fatto smentito dai documenti dello stesso Comune. Errata anche la misurazione della struttura che i vigili attestano in 2.80, quindi con l'invasione di 50 centimetri nella carreggiata, mentre è in realtà di 2,35. I numeri non tornano neanche sui presunti ristori dovuti ai mancati introiti per i due stalli di strisce blu occupati dal dehor. Quindi il settore Patrimonio avrebbe emesso l'ordine di rimozione sulla base di dati non aderenti alla realtà. Un particolare non da poco. Il ricorso presentato al Tar si conclude infatti «rimettendo al Giudice adito ogni valutazione circa rilevanza penale delle condotte poste in essere da chi verrà eventualmente ritenuto responsabile nonché a considerare l’eventuale sussistenza del fumus necessario a trasmettere gli atti alla Procura della Repubblica». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro   

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