Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

La ragazza sbranata dai cani a Satriano, il pastore passa dai domiciliari all'obbligo di dimora

Simona Cavallaro

Dagli arresti domiciliari al divieto di dimora nel comune di residenza e obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. È questa la decisione presa dai giudici del Tribunale collegiale di Catanzaro (presidente Fabrizio Aragona, a latere Sara Mazzotta e Roberta Cafiero) nei confronti di Pietro Rossomannno, 46 anni, il pastore di Satriano indagato per omicidio colposo, introduzione e abbandono di animali in fondo altrui, invasione di terreni e pascolo abusivo, in quanto accusato di mancata vigilanza sul branco di maremmani che il 26 agosto dello scorso aggredirono e uccisero Simona Cavallaro, la ventenne soveratese che si trovava nella pineta di Monte Fiorino assieme a un amico. La sostituzione della misura cautelare è avvenuta su richiesta del legale dell'uomo, l'avvocato Vincenzo Cicìno. Quel pomeriggio, nella pineta della località montana, la ragazza si era recata per organizzare un pic-nic, quando ha incontrato un gregge di capre e pecore protetto da dodici cani, che l’hanno aggredita, causando la sua morte per lo shock emoraggico dovuto alle lesioni multiple patite e depezzamento con lacerazione degli arti inferiori, del capo e delle pelvi. Il decesso della giovane è avvenuto alla presenza di un suo amico, che da subito aveva trovato riparo all’interno di una struttura in legno (chiesetta) ubicata nei pressi, riuscendo così a salvarsi.

Caricamento commenti

Commenta la notizia