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Lamezia, con tre anni di ritardo partono i progetti utili alla collettività

Il Comune lametino è l'ente capofila. Riguardano 49 percettori con reddito di cittadinanza

Il Comune di Lamezia Terme

I Progetti utili alla collettività partono nel Lametino con tre anni di ritardo rispetto all’avvio del Reddito di cittadinanza. La misura è stata infatti introdotta nel gennaio del 2019, mentre nell’ottobre dello stesso anno il Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato il decreto che disciplina le modalità di attuazione dei Progetti utili alla collettività, da intendersi come «attività di restituzione sociale per coloro che ricevono il beneficio del Reddito di Cittadinanza».

In mezzo però c’è stata la pandemia e «il percorso di avvio dei Puc ha subìto, a decorrere da marzo 2020, notevoli rallentamenti». Ora la giunta comunale di Lamezia ha approvato le tre schede progettuali relative all'ambito ambientale, tutela dei beni comuni e sociale, nonché quelle elaborate dai Comuni del Distretto socio-assistenziale di cui è capofila (Cortale, Curinga, Falerna, Feroleto Antico, Gizzeria, Jacurso, Maida, Pianopoli, San Pietro a Maida).

Il progetto del Comune di Lamezia denominato “Per il bene comune” prevede l’affiancamento ai dipendenti nella manutenzione ordinaria degli immobili comunali e di cura delle aree verdi; vi saranno coinvolti 30 individui, in due differenti moduli della durata di 6 mesi ciascuno (15 percettori per modulo, suddivisi in tre squadre da lavoro).

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