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Catanzaro, sequestro alla Vivere insieme onlus: l’intreccio di società in via Conti Ruffo

Nuovi particolari nell’inchiesta che ha coinvolto l’imprenditore Massimo Poggi

Il numero 15 di via dei Conti Ruffo a Catanzaro torna sotto i riflettori degli investigatori. L'immobile infatti è più volte citato nell’inchiesta che ha portato al sequestro di 100mila euro dai conti correnti dell'associazione Vivere Insieme onlus. Nel registro degli indagati sono finiti il suo rappresentante legale Massimo Madarena Poggi, ma anche Cosimo Caridi, rappresentate della società Centro Servizi, Aldo Rizzuti, rappresentante della Sinergica Srl. Il legale rappresentante dell’associazione Vivere Insieme deve rispondere di frode fiscale.
Dalle indagini è emerso che allo stesso indirizzo in via Conti Ruffo hanno la propria sede legale diverse società, tra cui l' Associazione Vivere Insieme, «per lo più riconducibili ai membri del gruppo Poggi o, comunque, a persone che sono cointeressate nelle aziende». L'immobile, hanno ricostruito gli inquirenti, risulta detenuto dalla Centro servizi, società di Cosimo Caridi, attraverso due contratti di leasing. Tuttavia, dai dati contabili acquisiti nella fase di indagine, non risultano fatturazioni emesse a titolo di locazione né nei confronti della Vivere Insieme né di altri soggetti, né sono stati rinvenuti contratti di locazioni o di comodato. Dunque, secondo la ricostruzione della Procura, la Centro servizi fornirebbe alle diverse società, per le quali cura gli aspetti contabili, la disponibilità dei locali in comodato d'uso gratuito.

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