Un Consiglio comunale aperto in seduta straordinaria per affrontare i temi della sanità. “Condizioni e problematiche Ospedale Jazzolino e prospettive solutorie” all’oggetto di una discussione snobbata però da molteplici rappresentanti istituzionali: assenti tanti consiglieri comunali, assenti i consiglieri regionali del Vibonese (presente il solo Mammoliti), assenti i parlamentari e tantissimi sindaci della provincia. Insomma, una partecipazione, su un tema così decisivo e stringente (soprattutto in relazione alla carenza ataviche del nosocomio e alle recenti aggressioni subite dai sanitari) che si è rivelata un vero e proprio flop. A tracciare le fila, il sindaco di Vibo, Maria Limardo: “Quella di oggi è una chiamata alla responsabilità. Il problema della sanità è come il debito pubblico. La sanità è un problema che pesa su ciascuno di noi. Sono stati due anni di pandemia spesi interamente per contrastare il virus e i nostri medici sono diventati invisibili e dei veri propri e nemici. Sono diventati bersaglio di cittadini esasperati rispetto a una sanità sempre più in affanno. Ad ottobre 2019 abbiamo licenziato un documento sullo Jazzolino sottolineando le emergenze da risolvere e i percorsi risolutori che ancora oggi sono quello relativi alla logistica e ai concorsi”. Tornando alle aggressioni subite dai medici: “Siamo chiamati a gettare acqua sul fuoco, ad allentare tensioni createsi sulla sanità. Evitare che un titolo giornalistico dia adito alle polemiche. L’unico obiettivo sul quale serve unità è il diritto alla salute. Per fare questo occorre di intervenire sui problemi rafforzando la sicurezza sui sanitari. E poi è ovvio che occorre intervenire sul bisogno degli assistiti. Siamo qui oggi perché lo Jazzolino è l’ospedale punto di riferimento della provincia. Un ospedale da decenni abbandonato nell’attesa del nuovo ospedale. Lo Jazzolino è il nostro ospedale, l’unico presidio di trattare i casi più complessi. Oggi - ha aggiunto il sindaco - riproponiamo il documento del 2019 vigilando che i lavori del nuovo ospedale non subiscano interruzioni. Il 3 maggio ci sarà una riunione in Prefettura alla presenza del presidente Occhiuto e dobbiamo guardare avanti con fiducia”.