Un dramma umano e familiare, una storia di dedizione totale di un’intera a famiglia nei confronti di un disabile e degli ostacoli contro cui questa famiglia deve lottare ogni giorno per potergli assicurare un’assistenza adeguata e un minimo di dignità personale. La storia si consuma a Guardavalle superiore e ha come protagonista un uomo di 52 anni, Vincenzo Gallace, disabile psichico, con una gamba amputata, obeso e costretto tre volte a settimana a sottoporsi a dialisi all’ospedale di Soverato. L’uomo non è spostato e vive con la sorella Filomena che assieme a tutta la famiglia stanno affrontando mille dificoltà in totale solitudine, dovendo contare solo ed esclusivamente sulle loro forze. Il signor Vincenzo ha bisogno di cure costanti, perché il suo corpo, costretto in un letto, è ricoperto di piaghe che devono essere disinfettate e curate. Anche per i più semplici gesti quotidiani, quest’uomo ha bisogno dell’aiuto e dell’assistenza di qualcuno, perché il suo peso e l’amputazione di una gamba rendono difficoltoso qualsiasi spostamento. Per potersi occupare del fratello, Filomena ha dovuto anche affittare un’altra casa, rispetto alla sua abitazione di residenza. Una casa piccolissima, ma più idonea dell’altra per poter consentire il trasporto in ospedale del fratello tre volte a settimana per la dialisi. Ogni settimana la famiglia spende ben 250 euro per pagare un’ambulanza privata che lo trasporti all’ospedale del Basso Ionio per sottoporsi al trattamento. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro