Concussione e corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio. Sono queste le ipotesi di reato per le quali rischiano il processo il sindaco Pasquale Muccari, l’assessore Franco Caccia, la segretaria comunale Giuseppina Ferrucci e gli ex assessori Nicola Anania e Gregorio Talotta. Nei loro confronti, infatti, a conclusione delle indagini preliminare, la pm Graziella Viscomi ha chiesto il rinvio a giudizio. Il gup del Tribunale di Catanzaro ha fissato l’udienza preliminare per il prossimo 9 giugno, quando deciderà se accogliere la richiesta formulata dalla Procura o prosciogliere gli indagati dalle accuse. Tutta la vicenda, deflagrata come una bomba sull’amministrazione comunale squillacese, ruota intorno a un concorso per l’assunzione a tempo determinato di un funzionario tecnico di categoria D. Secondo la tesi dell’accusa, il sindaco Muccari, in concorso con Caccia, Ferrucci e Talotta, avrebbero promesso a un candidato, che aveva le carte in regola per superare le prove del concorso, di rinunciare alla fase finale della selezione con la promessa di ricevere, in cambio, futuri conferimenti di incarichi professionali. Per gli inquirenti, la mossa dei tre indagati era finalizzata a fare vincere il concorso all’ex assessore Talotta. In caso di vittoria, Caccia gli sarebbe subentrato come assessore. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro