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Gli “invisibili” tra le vie di Vibo Valentia

Il dramma dell’emarginazione torna d’attualità dopo il ritrovamento dei corpi senza vita di un fratello e una sorella

L’intervento di Carabinieri, Vigili del fuoco e sanitari mercoledì pomeriggio che hanno scoperto il cadavere dei due congiunti

Sono morti uno accanto all’altro, nella loro casa, ricoperta di sporcizia di ogni tipo. Morti, si ipotizza, da quindici giorni. Il triste epilogo di una storia di cui non si conosce nulla. Né come sia iniziata, né perché sia finita così. Fratello e sorella, oggi, raccontano solo quel che non c’è più. Un dramma in cui la solitudine segna il tempo. Quei drammi che decretano il fallimento di una società. Perché quando non si percepisce il dolore, la sofferenza, lo stato di bisogno del vicino vuol dire che nell’umanità qualcosa si è spezzato.
Ancora non sono chiare le cause dei decessi – sarà eseguita l’autopsia per cui si attende che sia dato l’incarico che dovrebbe essere affidato alla dottoressa Katiuscia Bisogni – ma quel che è certo è che nessuno si era accorto che in quella famiglia stesse accadendo qualcosa. Due persone che vivevano tra i gatti (insieme a loro sono stati scoperti anche tre felini morti) l’immondizia e le feci. Nessuno si è accorto di quanto stava accadendo, né del decesso, né del dramma umano e sociale che si stava consumando in silenzio. Come se fossero stati invisibili, come se il mondo intorno a loro corresse così veloce da non poterli vedere.

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