Ha subìto una brusca frenata il dialogo tra il sindaco Maria Limardo e le forze che sostengono la sua maggioranza, finalizzata ad arrivare al rimpasto, se non addirittura, ad un azzeramento della Giunta. Un primo vero scossone quello che la politica vorrebbe imprimere all’esecutivo di palazzo “Luigi Razza” che fino ad oggi ha visto soltanto due assessori revocati: Gaetano Pacienza, che ha pagato –al di là della vicenda relativa alla mancata costituzione di parte civile in un filone del processo Scott Rinascita – il rapporto mai idilliaco con il primo cittadino; e Franca Falduto, che il sindaco ha revocato per via di alcune incomprensioni interne.
Da almeno due mesi si parla, invece, del primo vero rimpasto, per dare all’esecutivo quello slancio necessario ad affrontare la seconda parte della consiliatura. Tradotto dal politichese stretto, significa: per dare più spazio ad alcune forze di maggioranza che non intendono svolgere un ruolo da comprimarie. Non è un caso che il secondo gruppo per consistenza numerica nel consiglio comunale, quello di “Città Futura” che fa riferimento a Vito Pitaro, da tempo abbia messo fortemente in discussione almeno tre figure dell’attuale Giunta.
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