Natuzza Evolo ha trascorso parte della sua vita nella casa di via Nazionale - lungo la Statale 18, tra Paravati e Mileto - che presto potrebbe diventare un luogo da visitare. Al momento l’abitazione è chiusa, ma nonostante tutto sono tanti i pellegrini che si fermano per pregare e rievocare gli incontri avuti con la mistica. In questa casa Natuzza ha vissuto con il marito Pasquale Nicolace e con i cinque figli prima che si sposassero: Anna Maria (morta alcuni anni fa), Antonio (venuto a mancare nel 2021), Salvatore, Angela e Franco. Una famiglia normale, ma segnata dalla grazia del cielo per il dono fatto da Dio a questa umile figura: le visioni di Gesù e della Vergine Maria, degli Angeli custodi e dei defunti. Ed è, forse, proprio per questo che le anime dei morti sono oggi per tanta gente di questo paese immerso nel verde delle figure familiari e località “Santa Venere”, alle spalle della casa della famiglia di Natuzza, un luogo denso di positività. La sua giornata iniziava prestissimo. Mamma Natuzza, infatti, per potersi dedicare alle centinaia di persone bisognose di conforto, che sin dalle prime ore del mattino attendevano di parlare con lei, si alzava alle cinque, si metteva ai fornelli e si dava da fare per sbrigare le incombenze domestiche. Tutto questo per potersi dedicare alla sua missione e per non far mancare nulla alla famiglia, in particolare al marito e ai figli, all’epoca studenti. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria