L’anno scolastico volge al termine. Manca poco meno di un mese alla conclusione delle attività didattiche. E con l’anno si conclude, con un clamoroso nulla di fatto, pure la telenovela dello spostamento degli studenti, che frequentano due dei tre istituti sui quali dovranno essere eseguiti i lavori di ristrutturazione, adeguamento sismico ed efficientamento energetico. Da settembre a dicembre, da gennaio ad aprile, fino a desistere del tutto e rinviare le operazioni a settembre: politica e burocrazia, mai come in questa circostanza, si sono superati lasciando nel limbo le famiglie, le scuole e i dirigenti costretti a stare in attesa che qualcosa accadesse per circa dieci mesi. Certo, arrivati a maggio inoltrato, l’unica decisione opportuna è quella di lasciare gli studenti là dove si trovano, evitare ulteriori traumi, consentire a chi deve svolgere gli esami di fine ciclo, di restare nella propria sede. Ma le conseguenze di questo tira e molla sono state significative, specie sull’Istituto comprensivo Murmura-Trentacapilli, che dovrà essere trasferito nella sede di Palazzo Gemini, da qualche mese oggetto di lavori di adeguamento. Se ne parlerà verosimilmente in autunno, anche se nulla di ufficiale è dato sapere, e di sicuro rimane il disorientamento degli studenti e delle famiglie che, in molti casi, hanno scelto di cambiare istituto, con ripercussioni sulle iscrizioni. Il tutto dopo un tira e molla degno delle migliori commedie all’italiana. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro