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Vibo, eventi e spese della “Città del Libro”: il caso arriva in Commissione

Continua a fare discutere la gestione dei fondi e la programmazione

Domenico Primerano, Daniela Rotino, Adriana Teti, Maria Limardo, Michele Falduto e Carmen Corrado

È calato ieri a Torino il sipario sulla “Capitale del Libro” dove una delegazione di palazzo “Luigi Razza” si è recata per passare il testimone a Ivrea, neo Capitale del Libro 2022. Si chiude, quindi, un capitolo che il sindaco Maria Limardo ha voluto scrivere insieme agli assessori Domenico Primerano, Daniela Rotino e Michele Falduto oltre che alla dirigente Adriana Teti (presente anche la consigliera Carmen Corrado con cui gli amministratori hanno scattato qualche foto diffusa sui social).
Una conclusione salutata anche con tanto di determinazione (n. 882) del 17 maggio con cui sono state registrate le somme per sostenere le ultime spese, per come si legge nel provvedimento firmato dalla dirigente Adriana Teti che, in considerazione degli eventi programmati al XXXIV Salone internazionale del Libro di Torino, ha provveduto a registrare «la somma di 4.987,20 euro».  Un capitolo, ma non la fine della storia, comunque. Perché terminata l’esperienza della Capitale del Libro, c’è già un’altra avventura che attende Vibo, sempre sul filo della “lettura”. È pronta a partire, infatti, la rassegna della “Città del Libro” finanziata dalla Regione con 500mila euro – così come 500mila euro il ministero della Cultura aveva assegnato lo scorso anno al capoluogo – stando al cronoprogramma allegato al documento preliminare al progetto approvato dalla Regione (decreto del 27 aprile).
Un’agenda ancora da definire ma per cui già ieri aleggiavano malumori tra i corridoi del Municipio

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