Da qualche anno rappresenta il simbolo degli imprenditori, pochi nel Vibonese, che hanno deciso di non abbassare la testa o magari, dopo averla abbassata, hanno pensato di rialzarla, di reagire dando una spallata agli aguzzini che li avevano ridotti in miseria. Un esempio tra i pochi, quello di Carmine Zappia, il tabaccaio di Nicotera, letteralmente “strozzato” dalla cosca Mancuso, in una terra dove ancora l’omertà regna sovrana ed il coraggio di schierarsi dalla parte dello stato è limitata. Ebbene, dal giorno in cui ha deciso di denunciare i suoi aguzzini, Zappia ha trovato il sostegno dello Stato ma anche l’indifferenza di tanti che, forse anche per timore, continuano a temere di entrare nella sua attività, riaperta e presidiata dalle forze dell’ordine, nel cuore di Nicotera, centro costiero le cui attività per anni sono state nell’orbita della potente famiglia di Limbadi. Zappia, però, non è rimasto del tutto solo. Al suo fianco ci saranno, martedì 24 maggio, gli studenti del liceo artistico “Colao” e del liceo classico “Morelli”. L’Istituto d’istruzione superiore, guidato dal dirigente Raffaele Suppa, ha pensato bene di organizzare, insieme a Libera, coordinata nel Vibonese da Giuseppe Borrello, una mattinata all’insegna della legalità e del coraggio. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro