La cosca Barilari-Foschini di Crotone era riuscita a controllare in maniera asfissiante tutti le attività commerciali del centro cittadino ed anche le bancarelle del mercato, oltre ad imporre la salsiccia della macelleria di Gaetano Barilari (deceduto nel corso del procedimento) ai venditori di panini della festa della Madonna di Capocolonna. Adesso a dirlo è la Cassazione che l’altra sera, rigettando i ricorsi delle difese, ha confermato le 12 condanne, per complessivi 94 anni di carcere, decise nel processo d’appello scaturito dall’inchiesta “Hermes” coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia di Catanzaro. Si tratta del nome dato all’operazione scattata il 28 giugno 2018 con l’esecuzione di 15 provvedimenti di fermo nei confronti di altrettante persone considerate affiliate o colluse al clan crotonese. Da quella indagine, condotta dai poliziotti della Squadra mobile, era emerso che una buona parte degli esercenti di Crotone si trovavano sotto la pressione della ‘ndrina: dai bar alle pasticcerie, dai ristoranti alle tabaccherie, dagli alberghi ai negozi per bambini. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Crotone