A volte sono cinque, a volte otto, fino al limite della capienza della stanza, e lì restano per oltre 20 giorni, che sia inverno oppure estate, dimenticati da tutti: sono le salme dei defunti parcheggiate nella sala osservazione del cimitero di Nicastro. Ancora una volta a raccontare della stanza occulta, perché chiusa al pubblico per evitare che qualcuno possa ulteriormente spiare e denunciare, è l'associazione “Quartiere Capizzaglie” che 2 giorni fa è passata per un nuovo sopralluogo. Al momento l'atmosfera, anche da parte di alcuni dipendenti, è rigida e nessuno è più aperto al dialogo o alle segnalazioni.
Un paio di mesi fa, infatti, la stessa associazione con l'aiuto della stampa era riuscita a fare emergere un dramma senza eguali, e da allora molti dipendenti probabilmente sono stati messi a tacere, per evitare di perdere lo stipendio. Quello che stiamo ripetutamente raccontando, però, è un danno troppo grosso che toglie ogni velo di rispetto e di dignità ai defunti e alle loro famiglie al quale è necessario porre rimedio. «Siamo passati per verificare come stanno le cose - dicono dall'associazione - la sala osservazione è sempre chiusa, ma proprio mentre stavamo transitando da lì c'era un parente di un defunto e quindi era aperta. Abbiamo contato purtroppo 8 salme, un numero esagerato per la capienza ridotta della sala, di cui una di esse datata 5 maggio.
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