Un’aggressione brutale portata avanti con cieca violenza che aveva riacceso i riflettori sulla movida notturna nel quartiere Lido. Ora a poco più di un mese da quell’episodio, gli inquirenti sono riusciti a ricostruire l’accaduto e a identificare gli otto aggressori. Tra loro ci sono anche tre minorenni, uno dei quali ha appena 14 anni. Per questi ultimi la Procura del Tribunale per i minorenni ha disposto che vengano interrogati nei prossimi giorni. Tutti sono indagati a piede libero per lesioni personali in concorso. Secondo quanto ricostruito il gruppo di giovani tutti appartenenti alla comunità rom residente nella periferia sud del capoluogo calabrese, sabato 10 aprile si trovavano davanti a uno dei locali più frequentati dai giovani nel quartiere Lido. Uno degli otto indagati avrebbe fatto pesanti apprezzamenti su una ragazza che si trovava seduta a un tavolino del locale. Alla reazione del ragazzo che era in compagnia della giovane donna sarebbe scattata l’aggressione. Il ragazzo sarebbe stato colpito dal branco con calci e pugni e poi ancora con bottiglie di vetro e le fibbie delle cinture. Inutile il tentativo di un amico di tentare di sottrarre il ragazzo alla violenza degli otto. Il branco si sarebbe accanito anche su di lui lanciandogli contro sedie e sgabelli. Anche la ragazza sarebbe rimasta coinvolta nell’esplosione di violenza. Alla fine le tre vittime dell’aggressione sarebbero riuscite a sottrarsi alla furia degli otto indagati e a raggiungere il pronto soccorso dell’ospedale Pugliese. I medici avevano refertato escoriazioni e contusioni multiple. Ad avere la peggio era stato uno dei ragazzi aggrediti che aveva riportato un trauma cranico con ferite lacero contuse, una contusione al testicolo destro e altre contusioni giudicate guaribili in quindici giorni. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Catanzaro