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I nodi (al pettine) del caso Catanzaro Servizi

La società partecipata dovrà essere una delle priorità della futura amministrazione. In agenda i capitoli relativi a utilizzo del personale, assunzioni e compiti

Aumenti di capitale per coprire i servizi erogati fino alla prossima scadenza ma c’è ancora molta strada da fare per avere una Catanzaro Servizi dalle prospettive ben definite. La società partecipata del Comune sarà uno dei principali argomenti che la prossima amministrazione comunale sarà chiamata ad affrontare, dopo anni nei quali il quadro generale è stato spesso offuscato da tensioni, cambi al vertice e note ministeriali, senza dimenticare i rilievi del comitato di controllo analogo, composto dai dirigenti comunali competenti nel campo in cui opera la Catanzaro Servizi.
Proprio nell’ultima seduta di Consiglio è stato varato l’aumento di capitale di quasi 540mila euro, che coprirà i servizi al centro della proroga contrattuale per i prossimi sedici mesi. Non che la società poi vada a sparire al termine di questo periodo, come ha più volte spiegato in aula il sindaco Sergio Abramo sottolineando che «non è mai accaduto che siano stati mandati a casa i lavoratori di una società pubblica, peraltro di un Comune con i conti in ordine come il nostro».

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