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Portosalvo, lì dove abita il degrado: a Vibo, tra aziende dismesse e veleni sepolti

La denuncia dei residenti che chiedono risposte agli amministratori. Sotto la lente i rifiuti nell’ex Cgr e nella Cevim: a rischio la salute

Buche, asfalto dissestato, vere e proprie voragini che si aprono all’improvviso. Praticamente, un campo minato. Portosalvo è tra gli esempi più eclatanti della situazione delle strade cittadine. A fotografare lo stato della rete viaria con risultati davvero poco rassicuranti sono i residenti che reclamano interventi immediati, volti a scongiurare il pericolo. Intanto gli incidenti e i danni sono all’ordine del giorno, per auto, moto, biciclette e persino pedoni.
E le richieste di risarcimento dei cittadini fioccano come neve negli uffici amministrativi. «Ma tanto chi paga? – aggiungono i cittadini di Portosalvo – Il Comune è in dissesto, la Provincia non se ne cura». Ormai da parte degli Enti locali, al di là della questione prettamente contabile, «si è diffuso un senso di assuefazione e impotenza nei confronti di strade ammalorate e buche», con una doppia beffa per i cittadini: da una parte sono obbligati a convivere con una viabilità sempre più da bollino rosso e dall’altra, proprio a causa di questi pericoli, sono tenuti a percorrere arterie cittadine anche sotto i 30 km/h.
Battezzata nell’estate del 2021 come città dei fiori, Portosalvo assurge invece al triste primato di città “groviera” e non solo.

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