Il Comitato Antonello Talerico – Sindaco sollecita le istituzioni competenti nel garantire il pedissequo rispetto della normativa di cui alla legge 96 del 2008. Medesimo invito indirizza ai presidenti di seggio elettorale. "Da più parti ci è giunta notizia che taluni candidati chiedano la foto effettuata con lo smartphone quale prova del voto degli elettori. E', pertanto, doveroso un richiamo alla normativa che, punendo anche con l‘arresto, tale condotta, non deve essere certamente sottaciuta o data per scontata alla luce di una competizione elettorale tanto importante quanto decisiva sulle sorti del capoluogo. Ma è anche un principio di civiltà giuridica garantire la segretezza e la libertà del voto espresso dall’elettorato".
Ecco che è, anche, giusto un richiamo alla lettera della legge secondo cui “è vietato introdurre all'interno delle cabine elettorali telefoni cellulari o altre apparecchiature in grado di fotografare o registrare immagini” e che “Il presidente dell'ufficio elettorale di sezione, all'atto della presentazione del documento di identificazione e della tessera elettorale da parte dell'elettore, invita l'elettore stesso a depositare le apparecchiature indicate al comma 1 di cui e' al momento in possesso”.
Il Comitato Antonello Talerico – Sindaco invita "altresì i presidenti di seggio a chiedere espressamente e ad annotare nell’apposito registro se l’elettore è in possesso di un secondo cellulare o altri strumenti a disposizione della moderna tecnologia (es. smartwatch) che siano idonei a fotografare la scheda elettorale. Anche noi saremo vigili e attenti, ma chiediamo la collaborazione delle istituzioni e delle altre parti in campo per far sì che sia una competizione leale all’insegna della legalità".
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