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Mare, le associazioni pronte a fare rete: "Siano resi noti i dati"

Il 29 a Tropea l’iniziativa promossa dal sodalizio guidato da Francesca Mirabelli

La stagione delle vacanze è già in fase avanzata e sulla costa tirrenica calabrese tutto è a posto tranne una sola cosa: il mare. Sotto quest’aspetto, l’illusione che quella in arrivo potesse essere un’estate diversa è vicina a svanire. Regione, Procure, Arpacal, Capitaneria di porto e Forze dell’ordine avevano garantito un mare pulito al 60/70%, ma non è cambiato nulla. Da Nicotera a Tortora il mare continua a presentare le sconcezze di sempre, mentre il malumore e la preoccupazione di villeggianti, operatori turistici e residenti lievitano di ora in ora. Denunce, esposti e segnalazioni piovono, quotidianamente, sui tavoli di tutti gli uffici competenti. Ad alimentare il malcontento arriva anche il quadro delineato dal Dipartimento regionale Territorio e tutela dell’Ambiente in risposta ad un’interrogazione proposta dal consigliere regionale del Pd Ernesto Alecci. In sostanza, non sarebbe stato fatto nulla per quel monitoraggio delle acque finanziato con fondi europei per oltre 2 milioni di euro e fondamentale per la redazione del Piano di tutela delle acque. Indice puntato contro l’Arpacal, ma le responsabilità potrebbero appartenere anche ad altri. Per certo, il rischio che l’intero finanziamento europeo possa saltare è ormai qualcosa di concreto.

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