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La torre di controllo di Brindisi vigilerà sull'aeroporto di Lamezia

Lo scalo pugliese, nonostante più piccolo, scelto come hub per il Mediterraneo. Il Piano industriale di Enav ha riorganizzato lo spazio aereo. Così si dovrebbe migliorare il servizio e renderlo più sicuro

Aeroporto di Lamezia

Sulla torre di controllo dello scalo lametino non ci sarà più nessuno sguardo attento a sorvegliare il buon atterraggio dei voli. Presto infatti verrà controllato tutto da remoto dalla torre di controllo di Brindisi, scelta come hub del Mediterraneo, dalla quale saranno gestiti 13 aeroporti minori, tra cui anche Lamezia, oltre Grottaglie, Foggia e Salerno. Un’ennesima occasione persa per la Calabria, considerato che lo scalo di Brindisi in termini di traffico passeggeri e cargo ha numeri inferiori rispetto a quello lametino, da come risulta dai dati statistici forniti da Assoaeroporti.

Un’innovazione tecnologica che consentirà la gestione della movimentazione degli aeromobili e degli avvicinamenti da remoto, in particolare c'è una control room all'interno della quale, attraverso le telecamere, si seguono le operazioni su una serie di schermi che presentano in maniera molto più efficace la pista. Questo significa che non serve più la torre di controllo. E questo è anche l’intento di Enav che prevede, nei prossimi otto anni, di poter controllare in modalità remota la metà dei 45 aeroporti italiani.

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